L’arte ci fa belli. La cultura ci fa belli. Sfido chiunque, anche il più inveterato pessimista, a negarlo, dopo essersene andato in giro per Torino in questo weekend, fra mostre, luci, gallerie d’arte, festival musicali; perdendosi per le vie di una città scintillante, piena di visitatori ammirati. Una città in festa: una festa mobile eccitante e cosmopolita.
E’ noto che non sono un ammiratore acritico della nostra amministrazione civica: eppure sono costretto a confessare di essermi quasi commosso, sabato scorso, assistendo all’inaugurazione di Luci d’Artista, con la sfilata dei danzatori, la banda, e l’allampanato Fassino in fascia tricolore che camminava nel corteo a passettini cadenzati, forse seguendo il ritmo della musica. Sarà che invecchio: ma quello spettacolo mi dava in senso della comunità che vorrei fossimo, che dovremmo essere: una comunità orgogliosa del posto dove vive, di una città che abbiamo trasformato e dove si sta bene.
L’articolo completo di Gabriele Ferraris lo trovi su La Stampa